fbpx

Le uova e il colesterolo

Nel corso degli anni, siamo stati abituati a pensare che la causa principale dell’accumulo di colesterolo, sia da attribuirsi all’assunzione dello stesso tramite i cibi. Ma è davvero così?

Prima di parlare di questo è doveroso fare una premessa. Il colesterolo è una molecola essenziale per la vita. Ha molti ruoli che contribuiscono al normale funzionamento delle cellule, ed è un componente importante della membrana cellulare. È fondamentale, inoltre, per la formazione della Vitamina D, degli ormoni sessuali e di altri ormoni importanti per il nostro organismo.1

Tuttavia, un eccesso di questa molecola può portare all’insorgere di malattie cardiovascolari. Queste patologie portano, a livello globale, a oltre 17 milioni di decessi l’anno. Il dato non è per niente da sottovalutare, perché rappresenta quasi la metà dei decessi totali annui, per malattie non trasmissibili.

Le malattie cardiovascolari sono principalmente causate dall’aterosclerosi, una malattia infiammatoria cronica delle arterie. L’aterosclerosi è dovuta alla deposizione di colesterolo e materiali fibrosi nelle pareti delle arterie. Il colesterolo accumulato va poi a formare, quindi, una placca o una lesione a livello arterioso. I principali fattori di rischio di questa malattia sono da attribuirsi alla concentrazione totale di colesterolo presente nel sangue, nonché in quello presente nelle lipoproteine.

Queste particolari proteine hanno la funzione di trasporto dei grassi nel sangue e possono essere di due tipologie:

  1. A bassa densità di colesterolo (LDL-C, comunemente definito “colesterolo cattivo”);
  2. Ad alta densità di colesterolo​​ (HDL-C, conosciuto come “colesterolo buono”).

I due diversi tipi di lipoproteine hanno effetti opposti sul rischio di malattie cardiovascolari. Le LDL-C favoriscono la malattia, le HDL-C invece, proteggono dal rischio di aterosclerosi.

Primi studi, condotti negli anni ‘80, avevano dimostrato un legame tra colesterolo alimentare e rischio di patologie cardiovascolari. Questi studi iniziali, tuttavia, non avevano tenuto conto di molte variabili, che potevano limitare i loro risultati, come i fattori dietetici e lo stile di vita.

Studi epidemiologici più recenti, mostrano invece un risultato diverso. Emerge, infatti, che il rischio di insorgenza di malattie cardiovascolari non è correlato all’assunzione di colesterolo alimentare.

In una raccolta di 17 studi sulla popolazione, inoltre, è emerso che l’assunzione di colesterolo nella dieta non è associata, in modo significativo, a malattie cardiache, ictus ischemico o ictus emorragico.2

Analizziamo ora l’alimento chiave della nostra ricerca, le uova.

Le uova sono un alimento economico ma di alta qualità, forniscono nutrienti equilibrati che incidono positivamente sulla nostra salute. Esse contengono ampie proteine ​​essenziali, grassi, vitamine e minerali. Le uova sono anche una delle principali fonti di colesterolo alimentare nella tipica dieta occidentale. Un tuorlo d’uovo, infatti, contiene circa 200 mg di colesterolo.

Analizziamo ora il consumo giornaliero di uova e prodotti a base di uova, negli Stati Uniti. Possiamo vedere come questi alimenti contribuiscano a circa un quarto dell’assunzione giornaliera di colesterolo. È noto che i grassi saturi (presenti nel burro, formaggi, lardo, strutto, ecc.) aumentano fortemente il colesterolo nel sangue. Ma le uova, che sono relativamente povere di grassi saturi, contribuiscono solo per il 2,5% circa sull’assunzione totale di grassi saturi tra gli adulti statunitensi.

Le prime raccomandazioni dietetiche, presumevano che un aumento di assunzione di colesterolo alimentare, avrebbe portato a un aumento del colesterolo nel sangue. Nell’arco di decenni, questo aumento di colesterolo, avrebbe quindi favorito lo sviluppo di malattie cardiache. Tuttavia, questa è una semplificazione eccessiva. Il rapporto tra colesterolo nel sangue e colesterolo alimentare è molto più complicato.

Il nostro corpo, infatti, produce colesterolo endogeno dalla biosintesi, che risulta essere la maggiore fonte di colesterolo. Solo il 25% circa del colesterolo nel sangue deriva dalla dieta, mentre il resto viene prodotto dal nostro organismo. Un adulto di 70kg produce infatti circa 850mg di colesterolo al giorno. Nelle persone in sovrappeso e obese, la produzione risulta essere anche maggiore.

Studi sull’alimentazione controllata, hanno valutato la variazione del colesterolo nel sangue a seguito dell’assunzione di quello alimentare. Secondo questi studi, un singolo uovo provoca una variazione del 2-3% circa del colesterolo totale. Questo valore è quindi relativamente basso rispetto all’apporto di altri componenti dietetici, come i grassi saturi.

Tuttavia, non tutti reagiscono allo stesso modo all’assunzione di colesterolo alimentare, poiché la risposta è molto variabile e dipende da fattori genetici e metabolici.2 È stato stimato che il 70% della popolazione non viene significativamente influenzata dal consumo di colesterolo alimentare. Mentre il 30% risponderebbe in maniera eccessiva.4

Bisogna considerare, inoltre, che sembra esserci una relazione tra l’assunzione di uova e le malattie cardiovascolari nei diabetici. Tuttavia, questo è ancora un tema molto dibattuto, pertanto richiede ulteriori ricerche.

Al fine di valutare l’effetto del consumo dell’uovo intero cotto, sull’assorbimento di colesterolo nella dieta, sono stati condotti due studi. Nel primo, condotto sugli uomini, venivano somministrate fino a 3 uova intere cotte (150g). Nel secondo, condotto sulle donne, si consumavano fino a 2 uova cotte (100g). In entrambi è stato misurato il valore del colesterolo. I risultati hanno dimostrato che il consumo di uova intere non influenza il livello di colesterolo totale nel plasma.

Ciò suggerisce, che il colesterolo alimentare dell’uovo non viene ben assorbito. Ci indica, quindi, che il colesterolo alimentare non influenza, nel breve periodo, la concentrazione circolante di colesterolo totale. Inoltre, questo scarso assorbimento, spiega che il colesterolo alimentare non contribuisce, nel lungo termine, al controllo del livello di colesterolo nel sangue.5

Nel 1968 l’American Heart Association annunciò una raccomandazione dietetica. Secondo la suddetta tutti gli individui avrebbero dovuto consumare meno di 300 mg di colesterolo alimentare al giorno. Non bisognava mangiare, inoltre, più di tre uova intere a settimana. Tale indicazione non ha solo influenzato, in modo significativo, i modelli dietetici della popolazione, ma ha anche portato il pubblico a limitare una fonte altamente conveniente di nutrienti.6

Dopo 60 anni di ricerche, è stato raggiunto un consenso generale sul colesterolo alimentare, principalmente quello delle uova. È stato chiarito, infatti, che esso esercita un effetto relativamente basso sul colesterolo LDL-C e sul rischio di malattia cardiovascolare, rispetto ad altri fattori dietetici. Le linee guida dietetiche, quindi, sono state riviste in tutto il mondo.7

In base alle crescenti evidenze dalla letteratura scientifica, le recenti linee guida dietetiche in America, indicano che le persone sane, nell’ambito di una dieta sana, possono consumare un uovo al giorno. 4

In conclusione, possiamo affermare che l’uovo, viste le sue caratteristiche nutrizionali, è un alimento molto importante per la nostra dieta. Pertanto, le uova, in un contesto di buone condizioni di salute, non dovrebbero essere escluse dalla nostra alimentazione.

ATTENZIONE: Le informazioni contenute nel Sito hanno esclusivamente scopo informativo, possono essere modificate o rimosse in qualsiasi momento, e comunque in nessun caso possono costituire la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento. Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o di specialisti riguardo qualsiasi indicazione riportata.

Fonti: StatPearls Publishing; 2020 Jan- Physiology, Cholesterol Trevor Huff; Brandon Boyd; Ishwarlal Jialal.
Nutrients. 2018 Apr; 10(4): 426 – Dietary Cholesterol, Serum Lipids, and Heart Disease: Are Eggs Working for or Against You? – Christopher N. Blesso and Maria Luz Fernandez.
Cholesterol. 2018; 2018: 6303810. The Impact of Egg Nutrient Composition and Its Consumption on Cholesterol Homeostasis – Heqian Kuang,Fang Yang,Yan Zhang,Tiannan Wang,and Guoxun Chen.
Nutrients. 2015 Jan; 7(1): 706–729. Egg and Egg-Derived Foods: Effects on Human Health and Use as Functional Foods. Jose M. Miranda, Xaquin Anton, Celia Redondo-Valbuena,Paula Roca-Saavedra, Jose A. Rodriguez, Alexandre Lamas,Carlos M. Franco, and Alberto Cepeda.
Nutrients 2018 Sep 9;10(9):1272 – Dietary Cholesterol Contained in Whole Eggs Is Not Well Absorbed and Does Not Acutely Affect Plasma Total Cholesterol Concentration in Men and Women: Results from 2 Randomized Controlled Crossover Studies – Jung Eun Kim and Wayne W. Campbell.
Nutrients. 2015 Oct; 7(10): 8716–8722. The Fifty Year Rehabilitation of the Egg – Donald J. McNamara.
Proc Nutr Soc. 2016 Aug;75(3):259-64 – Eggs: Good or Bad? – Bruce A Griffin.

Condividi questo Articolo

Ultime Pubblicazioni

I nostri articoli sono sempre supportati da ufficiali pubblicazione scientifiche, e hanno lo scopo di far conoscere al paziente, le sostanze alimentari atte a supportare le normali funzioni fisiologiche del nostro corpo.

La birra, un’amica inaspettata

La birra, un'amica inaspettata. Negli ultimi anni l’attenzione verso questa bevanda è aumentata in modo esponenziale. Ma la birra non è solo una bevanda da festa tra amici o schitarrate in spiaggia, infatti diversi studi hanno dimostrato che può anche avere effetti benefici sul nostro corpo!

Enfarma, Il tuo benessere prima di tutto

Contatti

Seguici sui Social

Disclaimer

Ai sensi delle Nuove Linee guida del Ministero della Salute del 28/03/2013, relative alla pubblicità sanitaria concernente i dispositivi medici, dispositivi medico-diagnostici in vitro, presidi medico chirurgici e medicinali da banco, si avvisa l’utente che le informazioni ivi contenute sono esclusivamente rivolte agli operatori professionali.

2020-12-18T09:25:50+01:00
Torna in cima